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Ricamo su T-Shirt ? Ricamo su Felpa ? Ricamo su Tessuto ? Ricamo Si ! Ricamo No ! ??? Il nuovo Amletico dilemma . consigli e indicazioni !
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Ricamo su T-shirt. Felpe, Polo .

By T-73
Il ricamo determina un valore aggiunto in quanto impreziosisce il nostro capo, dando maggior rilievo al nostro brand.
Andiamo per punti e cerchiamo di capire cosa funziona e cosa non funziona.
Nelle mie consulenze mi accorgo spesso che il ricamo è molto richiesto da brand nel settore moda. Al tempo stesso mi accorgo che sono spesso scettici e non sicuri di scegliere la strada del ricamo.
Quando percepisco questo Amletico dilemma, faccio sempre la stessa domanda: Come mai vedi questo tuo capo impreziosito da un ricamo ma al tempo stesso percepisco la tua insicurezza e ti sento a pelle al quanto scettico….. Come mai ?
Mi arriva se anche in modo e forme diverse sempre la stessa risposta ……; Perché su progetti precedenti affidati ad altri partner non siamo rimasti soddisfatti del lavoro in quanto non rispecchiava le nostre idee e aspettative.
Purtroppo questo accade quando ci si affida al partner sbagliato.
Cerchiamo di capire come realizzare il ricamo che soddisfi in pieno la fattibilità di realizzazione e la soddisfazione del brand.
Quando si progetta un ricamo per T-shirt, Felpe, Polo, bisogna sempre considerare alcuni fattori che ci permettano di soddisfare le aspettative del brand e dei suoi pregiati clienti.
Solo un prodotto realizzato nel migliore dei modi ne garantisce l’entusiasmo di chi lo indossa con orgoglio e pregio.
Cerchiamo di comprendere le linee guida che ci aiutano ad un miglior risultato.
Andiamo per punti….. :
1- Cerchiamo di studiare la complessità del nostro logo e cerchiamo di modificarlo e strutturarlo in modo semplice da ricamare.
2 – Evitiamo di ragionare come se fosse una stampa in quanto il ricamo stampa non è !
3 – Osserviamo brand di rilievo nel mondo della moda.
4- Analizza e deduci ciò che evinci dalla tua analisi. Noterai che brand di rilievo hanno sempre motivi semplici ma visivamente d’impatto. Pertanto il logo da ricamare deve essere semplice a al tempo stesso riconoscibile.
Pertanto un logo semplice ricamato ne da maggior pregio e qualità e senza dubbi più bello da vedere. Mentre i loghi più complessi ed elaborati non sono belli da vedere con il ricamo.
4 – Studiare le dimensioni del ricamo sempre in base alle linee guida del designer e alle fattibilità del progetto stesso e del budget a disposizione. In quanto ; Su una polo e sempre consigliabile un logo di piccole dimensioni in quanto molto più gradevole. Mentre su t-shirt e felpe spesso ci vengono chiesti lavori di dimensioni più grandi in quanto lavorando nel mondo dello Streetwear spesso ci capitano tali richieste.
Tenete sempre in considerazione che ricami di grandi dimensioni hanno de costi maggiori, e potrebbero gravare sul progetto.
Pertanto vi consigliamo sempre di confrontarvi con noi in modo di trovare la soluzione migliore per far si che il progetto sia fruibile, fattibile, realizzabile.
5 – Tenete sempre in considerazione il tipo di supporto sul quale si ricama, esempio su t-shirt , polo, felpa. e tenere in considerazione sempre la grammatura del capo in modo da conferire sempre il miglior risultato al ricamo stesso.
6 – Tenere inoltre in considerazione la posizione del ricamo e la fattibilità del posizionamento del ricamo stesso.
7 – Ritornando al discorso di semplicità del logo da ricamare, fate sempre in modo di trasmettere l’identità del brand, in modo che sia sempre riconoscibile al primo sguardo.
Contattaci presentandoci il tuo progetto da ricamare per il tuo brand. Saremo felici di consigliarti e supportarti con una consulenza gratuita in merito alla prototipia campione che realizzerai con noi per valutare la qualità dei prodotti e servizi da noi offerti.

“Contattaci per una consulenza e un preventivo gratuito”
Quali sono le principali tecniche di stampa tessile su maglietta ?
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Tecniche di stampa

By T-73
Sei un Brand emergente ?
Presumo tu ti stia trovando nell’amletica domanda ….. Quale tecnica di stampa uso per la realizzazione del mio Brand ?
Le variabili sono tante, la cosa importante e quella di stabilire una tecnica conforme ad ogni variabile del nostro progetto in modo da determinarle la reale fattibilità del progetto stesso.
Cerchiamo di andare per punti in modo di essere più chiari e dare luce ad ogni tuo dubbio.
Tutto va considerato e la scelta della stampa va spesso scelta in base;
Budget disponibile per la stampa
Quantità di articoli da stampare
Quantità di soggetti grafici da stampare
Iniziamo a conoscere le principali tecniche di stampa esistenti per poter stampare su tessuto in modo di gestire al meglio il nostro progetto.
Investi qualche minuto del tuo tempo per leggere attentamente la nostra rapidissima guida, dopo ti sembrerà tutto più chiaro.

SERIGRAFIA
La serigrafia è la tecnica di stampa di tipo permeografico. Il termine “serigrafia” deriva dal latino “sericum” (“seta”) e dal greco “γράφειν” (“gràphein”, “scrivere”).più comunemente utilizzata nel settore dei servizi di stampa. Esistono testimonianze affermanti che i Fenici la utilizzassero, ed esiste chi li considera i soli veri inventori di questa tecnica. La tecnica fu in seguito esportata in Francia. Il processo serigrafico moderno venne invece ideato da Samuel Simon, nei primi anni del Novecento, in Inghilterra. L’idea venne poi adottata da John Pilsworth a San Francisco, California, che nel 1914 usò la tecnica serigrafica per comporre stampe multicolore, in modo simile a quello oggi utilizzato. Durante la Prima Guerra Mondiale la tecnica divenne molto popolare e fu utilizzata come processo industriale per stampare bandiere e stemmi.
Dopo un po di storia per conoscerne le origini, cerchiamo di conoscere meglio la serigrafia. Il disegno, la grafica da realizzare viene scomposta in colori primari mediante appositi software. Lo step successivo è quello di sviluppare i telai di stampa uno per ogni colore che compone il nostro disegno grafico. I telai preparati vengono montati su un apparecchiatura chiamata giostra serigrafica. Dopo il registro dei singoli telai può prendere inizio il processo di stampa. Lo step successivo al processo di stampa è quello di sottoporre il capo al fissaggio degli inchiostri di stampa mediante un apposito forno.
PRO: Questa tecnica viene spesso adottata da chi ha elevate tirature e disegni grafici molto semplici, perché su larga scala si riescono ad ottenere costi contenuti della singola stampa. Il Vantaggio di questa tecnica e che essa si adatta a qualsiasi tipo di tessuto.
CONTRO: I contro di questa tecnica è legata ai costi fissi in quanto esse prevede realizzazione dei telaio. Per questo motivo spesso è sconsigliata al di sotto di una determinata quantità. Da tenere inoltre in considerazione che i costi variano anche in base alla complessità delle grafiche e dal numero di colori di cui la grafica è composta

STAMPA DIGITALE DIRETTA
La stampa Digitale diretta in gergo chiamata DTG, essa è nata negli ultimi anni e recentemente sviluppata e adottata da molte aziende nel mondo della moda.
Il processo avviene inserendo la t-shirt in una stampante digitale professionale per il tessile, infatti la stampante è in grado di stampare direttamente sul tessuto. Un ulteriore valore aggiunto di questa tecnica e quello che essa utilizza colori atossici a base acqua, pertanto stampe utilizzabili anche da i nostri piccoli uomini. i nostri bimbi.
PRO: Questa tecnica è ideale per qualsiasi realizzazione grafica, infatti la stampa risulta eccellente anche per immagini fotografiche in alta risoluzione. Un ulteriore e importante vantaggio di questa tecnica è quello di poter stampare piccole quantità eliminando i costi fissi della serigrafia. Infatti essa non prevede costi aggiuntivi a quelli della stampa e del pretrattamento quando necessario. Inoltre questa tecnica dona un risultato cromatico eccellente.
CONTRO: La resistenza ai lavaggi della stampa digitale diretta detta anche DTG è lievemente inferiore a quella della serigrafia. Comunque la stampa Digitale Diretta DTG rimane di lunga durata. Spesso la tecnica Digitale Diretto detta DTG viene sconsigliata su una produzione in larga scala, in quanto i costi di stampa del DTG potrebbero aumentare con la produzione di quantità industriali da stampare. Infatti essa potrebbe diventare più costosa della serigrafia soprattutto nel caso di disegni semplici

TECNICHE DI APPLICAZIONI A CALDO
Questa tecnica attraverso l’ausilio di apparecchiature chiamate plotter da taglio, permettono di tagliare delle pellicole termo adesive dalle quali si ottengono testi e disegni potenzialmente semplici da stampare. Le pellicole prodotte vengono successivamente applicate al tessuto grazie apparecchiature presso termiche.
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PRO: Questa tecnica ci permette di stampare disegni semplici e poco complessi anche su piccole quantità . Dando un effetto di colore pieno su ogni singolo capo. Inoltre le pellicole di nuova generazione di aziende tedesche leader nel settore, ne garantiscono la resistenza al lavaggio fino a determinate temperature.
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OSSERVAZIONE E TEST :Questa tecnica e i materiali tedeschi da noi usati e certificati oeko-tex ci hanno permesso di testare dei capi stampati con questa tecnica e usati normalmente nella quotidianità, indossati e lavati in lavatrice a 30 gradi come da etichetta della t-shirt. Questa tecnica dopo il test durato 12 mesi hanno evidenziato una resa ottimale dall’applicazione della stampa.
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CONTRO: Questa tecnica solitamente limitata sulla base dei colori di pellicola disponibile presso il produttore.
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Dieci punti per creare un brand di magliette personalizzate di Successo
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Dieci Punti per creare un Brand di successo

By T73
Ogni giorno, riceviamo tantissimi contatti da giovani e affermate realtà che ci chiedono consigli e suggerimenti su come realizzare il proprio brand con prodotti di alta qualità. Prodotti che possano differenziarsi con successo dal solito mondo delle T-shirt e Felpe a basso costo che si trovano comunemente alla porta di tutti nel vasto mondo di internet.
Forniamo a tutti voi una consulenza gratuita per poter far si che il tuo brand sia un brand di qualità e di successo.
Vorresti creare anche tu una linea di abbigliamento?
Ecco le nostre linee guida dei 10 punti strategici da seguire tracciati sulla base delle domande più frequenti.
Grazie a queste indicazioni riuscirai ad acquisire i concetti base per realizzare la tua collezione.
La prima cosa da fare è valutare e seguire con attenzione i seguenti punti.
1- Scelta del giusto progetto moda da portare avanti.
2- Scelta del contenitore di vendita della tua linea.
3- Scelta del target di posizionamento.
4- scelta della collezione grafica e modellistica.
5- Scelta del giusto fornitore che abbia le dovute competenze nel settore della moda.
6- Scelta dei Materiali.
7- Scelta dei dettagli.
8- Scelta della qualità
9- Scelta della tecnica di stampa
10- Scelta del giusto Coach che possa seguire, supportare e supportarvi con professionalità durante la fase di sviluppo e realizzazione.
Vi supportiamo con servizi di consulenza specifica e personalizzata sul progetto che ci proponiate.
Supportandovi con prodotti esclusivi con linee statistiche moderne studiate per il settore della moda.
“Contattaci per una consulenza e un preventivo gratuito”

Da dove nasce la definizione T-Shirt
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T-Shirt
Da dove nasce la definizione T-Shirt ?.

By T-Shirt Tee 73
La T-shirt è la maglietta a maniche corte, girocollo e dal taglio del busto dritto che le conferisce la classica sagoma a forma di “T“. Le magliette a maniche corte indossate dai giovani americani ed europei tra gli anni cinquanta e sessanta erano rigorosamente bianche, ma già alla fine degli anni settanta prese piede la moda di indossare magliette colorate.
Fu negli anni ottanta che la maglietta si impose come capo d’abbigliamento creativo e veicolo comunicativo attraverso fregi e scritte ornamentali: il messaggio trasmesso attraverso le T-shirt assunse le forme e i significati più disparati.
“Da dove nasce la definizione T-Shirt ? “
La Storia della magliette ” T shirt “
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The Story
La storia della magliette ” T-Shirt”

By: T-Shirt Tee 73
La magliette è un capo di abbigliamento di stoffa senza bottoni e senza colletti, puo essere confezionato a maniche lunghe o a maniche corte in tessuto naturale come il cotone.
ùMarlon Brando indossa una T shirt a maniche corte nel film Un Tram Che Si Chiama Desiderio.
Nonostante sia possibile riscontrare capi di abbigliamento analoghi con maniche di varia lunghezza, già in epoca Etrusca e nel periodo Rinascimentale, esempi di indumenti simili a una maglietta si diffusero solamente a partire dal XVIII secolo, come indumenti intimi, e dal XIX secolo come capi da lavoro, vista la comodità e la mancanza del colletto.
I marinai dell’Ottocento ne indossavano una variante molto vicina al modello contemporaneo, caratterizzata dalle tipiche righe orizzontali.
Negli anni quaranta durante la seconda guerra mondiale le forze armate statunitensi adottarono la magliette “ T shirt “ a girocollo come parte della divisa per i propri uomini. L’uso della T shirt si diffuse quindi largamente in Europa durante la seconda guerra mondiale.
Si consolidò capo di abbigliamento negli anni cinquanta, all’infuori dell’utilizzo intimo o da lavoro, quando la moda americana si diffuse nel mondo attraverso il cinema. Attori celebri come James Dean o Marlon Brando indossavano sul grande schermo la tipica T shirt bianca a maniche corte sopra un paio di jeans: da quel momento la maglietta entrò definitivamente nella moda contemporanea.
“La Storia di un capo senza tempo “
Jersey per t shirt in 100% cotone organico
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Il Jersey

By T-Shirt Tee 73
Il jersey non è propriamente un tessuto realizzato a telaio con trama e ordito, ma una stoffa realizzata a maglia, con superficie rasata o a nido d’ape. Il jersey risulta essere elastico sia in lunghezza che in larghezza. Sul finire del XIX secolo il “jersey” era usato dai pescatori dell’isola inglese di Jersey, l’isola più grande e famosa del Canale della Manica, che appartiene alla corona inglese. Ritenuto inadatto alla sartoria, divenne di moda quando, nel 1916, la stilista Coco Chanel lo impiegò per le sue creazioni.

Il Cotone organico
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Cotone Organico

By T-Shirt Tee 73
Il cotone biologico è un cotone coltivato con metodi e prodotti che hanno un basso impatto sull’ambiente.
Per poter produrre il cotone organico nei processi di produzione vengono utilizzati sistemi di produzione biologica. eliminando totalmente l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici tossici e persistenti nel cotone stesso e nell’ambiente.
Il cotone organico viene certificato da organismi terzi che verificano i processi di produzione consentiti.
“I nostri prodotti per il settore moda presenti nello shop online sono prodotti con cotone organico”
